Le terapie necessarie
La cura dell’osteomielite cronica dell’adulto deve partire dalla valutazione globale del paziente. Il programma terapeutico differisce secondo lo stadio (situazione anatomo-patologica) e il gruppo (condizioni generali) a cui il paziente appartiene. Il trattamento chirurgico deve essere affiancato da terapie di ausilio come la OTI e la ITSB. Lo specialista infettivologo ed il chirurgo plastico devono essere riferimenti sempre presenti.
Il trattamento dell’osteomielite cronica è attualmente costituito da:
1 – stimolazione antibatterica attiva (ITSB),
2 – trattamento chirurgico,
3 – antibioticoterapia.
La stimolazione antibatterica attiva è un problema aperto. Non vi sono ricerche scientifiche che dimostrano l’efficacia o la via di azione della immunoterapia. Esiste però l’esperienza, documentata con pubblicazioni, di colleghi che dal 1960 verificano gli effetti della stimolazione immunitaria attiva sull’osteomielite cronica.
Il trattamento chirurgico è il punto fondamentale della cura dell’osteomielite. L’obiettivo è la rimozione della infezione ed il ripristino funzionale del segmento osseo in trattamento. L’antibioticoterapia è necessaria solo come profilassi nel periodo pre e post operatorio.
L’ ossigeno-terapia costituisce un importante presidio terapeutico nel trattamento delle patologie settiche dell’osso. Attualmente la terapia iperbarica, l’immunostimolazione attiva e la terapia antibiotica associate rappresentano una preparazione molto valida ad un intervento di pulizia chirurgica per il paziente affetto da osteomielite cronica.
Altre terapie farmacologiche
Evidenziando che in genere il soggetto osteomielitico si alterna da fasi acute a fasi di quiescenza, si aggiungono delle terapie:
– Anticoagulante, (il paziente solitamente in fase di riacutizzazione è immobilizzato);
– Vitamine ( indispensabili per le lunghe terapie antibiotiche e calcificanti);
– Gastro – protettivi;
– Antinfiammatori;
– Sostanze stimolanti il trofismo osseo.